Talk_Giovani al comando: la nuova generazione di imprenditori e imprenditrici dell’industria del vino
Scritto da redazione il 19/04/2025
Durante la 57esima edizione del Vinitaly, presso lo stand del Corriere della Sera si è tenuto l’incontro ‘Talk_Giovani al comando’ moderato dal giornalista economico Isidoro Trovato.
Il focus dell’incontro era incentrato su cosa avviene all’interno un’azienda vinicola quando un giovane “ereditiere” diventa responsabile delle cantine, cominciando così a scrivere autonomamente le pagine della sua storia.
Hanno raccontato la loro esperienza: Marianna Velenosi, responsabile marketing Velenosi e Francesco Allegrini, amministratore delegato Corte Giara. Entrambi hanno sottolineato come coniughino le tradizioni delle gestioni precedenti con le sfide e i cambiamenti del presente e del futuro nella conduzione della loro azienda.
Provengono da due territori distinti; lei dal Piceno nelle Marche e lui dalla Valpolicella, nel Veneto. Questa provenienza territoriale ha di gran lunga influenzato il loro progetto, perché la zona del Piceno è un luogo in cui la produzione del vino ha subito un forte sviluppo dagli ultimi cinquant’anni; mentre la Valpolicella è un’area nota per la viticoltura fin dai tempi della Roma antica.
Passando ad analizzare le due imprese, la ‘Velenosi’ è una realtà giovane, nata nel 1984. Non dovendosi confrontare con una tradizione imponente alle spalle l’approccio di Marianna Velenosi nei confronti delle novità è molto aperto, anche grazie ai percorsi realizzati durante la sua formazione. La sua è una visione spostata verso l’innovazione, sia per quanto riguarda le nuove tecniche produttive sia per quelle relative al design; infatti, lavorano direttamente sul vetro delle bottiglie, su etichette e nuovi materiali. Allo stesso tempo, però, ritiene che sia importante preservare il lavoro che è stato fatto fino a questo momento.
Diversa è la storia della famiglia Allegrini, che negli anni ha costruito un pezzo dell’enologia veneta con i marchi Corte Giara, Oasi Mantellina e Tenuta Merigol di cui l’Amarone della Valpolicella è diventato un’eccellenza mondiale.
Per loro il cambio generazionale nella gestione dell’impresa è stato forzato e a fine 2023 è cominciata la nuova gestione, ma per Francesco Allegrini conservare l’identità dell’impresa è fondamentale anche se è sempre necessario considerare gli sviluppi e i cambiamenti del mercato. La nuova amministrazione ha comunque innovato molto nell’ultimo anno e mezzo e proprio in questa edizione del Vinitaly ha presentato ‘Grola’, un vino dalla nuova identità che si rifà a un prodotto storico dell’azienda ‘La Grola’. Inoltre, ha raccontato di come adesso tutti i loro prodotti rientrano nella denominazione ‘Doc Valpolicella’; per la famiglia è un modo di rendere omaggio alla terra da cui provengono.
Dunque, per ambedue le parti, nonostante la responsabilità che a volte sentono nel dover prendere decisioni autonomamente, c’è serenità nei confronti del lavoro svolto dalle generazioni precedenti.
Per i due giovani imprenditori è quindi importante avere ben presente l’identità del progetto familiare ma allo stesso tempo hanno consapevolezza dei cambiamenti del mercato, come per esempio la virata di una parte dei consumatori verso vini con gradazione alcolica più bassa o addirittura verso il fenomeno dei vini dealcolati. Sarà importante per il futuro tenere conto dei nuovi gusti che riguardano soprattutto le generazioni più giovani.
Entrambi hanno poi affrontato la questione geopolitica, in particolare quella relativa ai dazi degli Stati Uniti. Quello che è emerso dalle considerazioni di Marianna Velenosi è una visione non del tutto negativa, in quanto non è la prima volta che si parla di protezionismo; sa che queste scelte avranno delle ripercussioni sulla produzione e sulle esportazioni, ma bisognerà prenderne atto e lavorare per adattarsi. Anche Francesco Allegrini è dello stesso parere, è consapevole che il triennio che aspetta l’azienda sarà difficile, ma ha uno sguardo positivo verso il futuro perché dopo potrebbe esserci un periodo di crescita; intanto secondo lui il modo migliore per affrontare la crisi è quello di ridurre la produzione per concentrarsi sulla qualità e puntare su una comunicazione più semplificata.
Dunque, questo si preannuncia come un periodo storico molto delicato per l’industria del vino ma l’approccio aperto e positivo nei confronti delle nuove sfide e dei cambiamenti da parte di giovani imprenditori e imprenditrici come Francesco Allegrini e Marianna Velenosi fa presagire un futuro di speranza in cui questo mercato storico riuscirà a trovare nuove strade per rimanere sempre un colosso dell’economia e della cultura mondiale.
A cura di Alessia Viscomi